Ancora sull’indifferenza…
Invece di scrivere della serata “tacco 12” dalla quale provengo, del mio digiuno di 24 ore per entrare nel vestito preferito (e poi uscire con un altro addosso), di quanto è stato bello mettersi “in tiro” dopo tanto tempo… ecco, invece di parlare della leggerezza dell’estate, mi ritrovo a scrivere di quanto fa male vedere certe cose…
Esco da una serata hollywoodiana, e attraversando una stradina senza uscita e vedo una donna buttata a terra con un uomo sopra che la prendeva a pugni sul viso. Vedo la gente che passava indifferente, o che accellerava il passo.
Io, con il mio “tacco 8”, la borsetta, la borsa delle macchine fotografice e il cellulare all’orecchio che mi fermo, attonita, incredula… ghiaccio nelle vene…
“Sta riaccadendo!” – penso in un lampo – “… e non posso far finta di niente…”
Accanto a me un ragazzo: la stessa scena l’ha vista dalla macchina, ed è sceso al volo. Ci guardiamo negli occhi, e lui veloce compone il numero dei Carabinieri. Nel frattempo le acque si calmano, e io parlo con la donna, cercando di capire se sta bene, che cosa sia successo. Lei è aggressiva e lamentosa, non si capisce quanto sia vittima e quanto carnefice.
Arriva la pattuglia dei Carabinieri, poco dopo altre due della Polizia (troppa grazia: l’altra volta per farli intervenire mi ci sono dovuta buttare sotto la loro macchina…). Spieghiamo la situazione, lasciamo gli estremi dei documenti e un cellulare. Ci guardiamo negli occhi, ci salutiamo, e lasciamo quella coppia in balia del destino (e delle forze dell’ordine).
No, non mi sento bene; non mi sento a posto con la coscienza.
Mi fa troppo male aver visto nuovamente quanto siamo diventati un popolo di indifferenti…
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