L’insostenibile leggerezza della lettura
Sono due anni che la mia vita sembra congelata. Due anni in cui non ho scattato foto, alimentato i miei sogni, letto libri…
Di quest’ultima cosa me ne vergogno un po’…
Da ragazzina divoravo libri di tutti i generi, narrativa, saggistica, fumetti. Ricordo che “Il ritratto di Dorian Gray” lo terminai in 2 giorni, idem per un libro abbastanza pesante sull’Olocausto (di cui non ricordo l’autore).
Ultimamente, invece, mi faceva troppa fatica leggere. Per cercare di giustificare questa indolenza ho dato la colpa agli occhi, alla crisi, ai troppi pensieri… neanche i miei continui spostamenti su e già per Milano mi hanno aiutato a riprendere a leggere: invece di un buon libro preferivo lavorare al computer pure in treno.
Da giugno mi è scattato qualcosa e sono riuscita a leggere una decina di libri. Spero per il 2010 di non essere da meno!
Per l’occasione ho creato una mensola con i “must read“, tutti i libri che ho acquistato o mi hanno regalato, in attesa di essere letti…
Poi con Anobii riesco a tener traccia di tutto quello che ho letto (con la mia poca memoria mi dimentico sempre titoli e autori) e vedere la statistica del 2008 con 1 libro letto e quella del 2009 con 10 libri, beh, mi ha dato parecchio la carica.
Eppure c’è una cosa ho sempre amato: il vagare dentro una libreria, senza cercare niente, senza meta, con la mente libera e scoprire i libri che ti chiamano.
Non è uno scherzo… mi è successo spesso, e anche ieri. A un certo punto fissi uno scaffale, senza motivo, ti avvicini, scorri con lo sguardo i titoli e… “eccolo lì”… il libro che ti avevano consigliato 5 anni prima, il racconto originale di quel film che ti era piaciuto tanto, un saggio che si incastra perfettamente con quello che stai approfondendo in questo periodo…
… stanotte sono rientrata in casa rinfrancata nello spirito, e con il mio bel bottino cartaceo :)
… cosa aggiungere… ora buona lettura!
Elena quella di Londra
10.01.2010 at 14:10Quanto mi ci ritrovo in questa cosa, solo che io ancora non ho superato la fase di letargo dalla lettura. Che per me leggere vuol dire stare bene. E invece no. Per ora ancora no, evidentemente.
Buona lettura.
bastet
10.01.2010 at 17:06a volte per ricominciare a stare bene, basta “far finta” di starci!
illudersi a volte aiuta a sbloccare dei meccanismi che sono più di pigrizia che di vero e proprio malessere…
… io ho iniziato così: un libro alla volta, un sorriso alla volta…
per questo ieri, quando i libri “mi hanno chiamata” ho capito che, a furia di impormelo ero ridiventata “serena”, tanto da percepire di nuovo queste “chiamate”… e sono tornata a casa felice :)