David Lynch der Tuscolano
Amo la notte. L’assenza di luce, per assurdo, rende ancora più chiare ed evidenti certe situazioni, o mostra un nuovo volto a luoghi della nostra quotidianità .
Ieri notte rientravamo a piedi in conclusione di un sabato sera tranquillo, passeggiando senza fretta attraverso vicoli e scalette seminascoste fra i palazzi incombenti e regolari della Tuscolana. Abitando vicino, questa zona l’ho sempre considerata molto “mia” e ho sempre pensato di conoscerla bene.
Attraversando una galleria pedonale, nel silenzio della notte, dal nulla spunta un ingresso con inferriate che porta a un locale notturno del quale ignoravo l’esistenza.
Una donna vestita di rosso, con uno stretto corpetto e gonna a balze, fluenti capelli neri e ricci, trucco pesante e addome prominente, cammina sgraziata verso di noi, con un’andatura stanca e dondolante, con in mano una bottiglia.
La superiamo in silenzio, evitando di guardarla. Nel mentre scorgiamo, all’ingresso del locale, un’altra donna, alta, mascolina vestita di nero, accanto a un’altra figura molto bassa, grassa, vestita con uno smoking e della quale non saprei ancora definire il genere sessuale.
Anche loro in silenzio ci guardano e continuano a seguirci con lo sguardo mentre tagliamo in diagonale la galleria, fra serrande chiuse, scritte sui muri e marmi consunti.
Un senso di stupore e di irrealtà ci ha accompagnati per un pezzo di strada, usciti fuori da quel set surreale. Attrazione e curiosità mista a timore: per un attimo pensiamo di tornare indietro ed entrare nel locale, lasciandoci inferriate e l’assonnato quartiere popolare alle spalle. Ma continuiamo (in)quieti per la nostra strada, fra palazzi, giardinetti, lampioni e cassonetti, portandoci dentro la certezza di aver assistito a una scena di un film di David Lynch der Tuscolano.
kOoLiNuS
26.03.2012 at 15:50sembra pari pari l’atmosfera di una surreale scena dell’ultimo Ozpetek in “Magnifica presenza”…
Valentina
01.04.2012 at 18:42ancora non l’ho visto… ora ho un motivo in più per farlo :)