Copper statue of the cat goddess Bastet. Eighth to fourth centuries B.C. PHOTOGRAPH BY MARY EVANS/SCALA, FLORENCE

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David Lynch der Tuscolano

David Lynch der Tuscolano

Amo la notte. L’assenza di luce, per assurdo, rende ancora più chiare ed evidenti certe situazioni, o mostra un nuovo volto a luoghi della nostra quotidianità .

Ieri notte rientravamo a piedi in conclusione di un sabato sera tranquillo, passeggiando senza fretta attraverso vicoli e scalette seminascoste fra i palazzi incombenti e regolari della Tuscolana. Abitando vicino, questa zona l’ho sempre considerata molto “mia” e ho sempre pensato di conoscerla bene.

Attraversando una galleria pedonale, nel silenzio della notte, dal nulla spunta un ingresso con inferriate che porta a un locale notturno del quale ignoravo l’esistenza.
Una donna vestita di rosso, con uno stretto corpetto e gonna a balze, fluenti capelli neri e ricci, trucco pesante e addome prominente, cammina sgraziata verso di noi, con un’andatura stanca e dondolante, con in mano una bottiglia.

La superiamo in silenzio, evitando di guardarla. Nel mentre scorgiamo, all’ingresso del locale, un’altra donna, alta, mascolina vestita di nero, accanto a un’altra figura molto bassa, grassa, vestita con uno smoking e della quale non saprei ancora definire il genere sessuale.
Anche loro in silenzio ci guardano e continuano a seguirci con lo sguardo mentre tagliamo in diagonale la galleria, fra serrande chiuse, scritte sui muri e marmi consunti.

Un senso di stupore e di irrealtà  ci ha accompagnati per un pezzo di strada, usciti fuori da quel set surreale. Attrazione e curiosità  mista a timore: per un attimo pensiamo di tornare indietro ed entrare nel locale, lasciandoci inferriate  e l’assonnato quartiere popolare alle spalle. Ma continuiamo (in)quieti per la nostra strada, fra palazzi, giardinetti, lampioni e cassonetti,  portandoci dentro la certezza di aver assistito a una scena di un film di  David Lynch der Tuscolano.

 

 

2 Comments
  • kOoLiNuS

    26.03.2012 at 15:50 Rispondi

    sembra pari pari l’atmosfera di una surreale scena dell’ultimo Ozpetek in “Magnifica presenza”…

    • Valentina

      01.04.2012 at 18:42 Rispondi

      ancora non l’ho visto… ora ho un motivo in più per farlo :)

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