Il singolo, la comunità e la coppia… riflessioni di una domenica mattina
La mia vita è sempre stata strana: alterna momenti di buio, staticità e depressione a un aumento vorticoso di tempi, emozioni, esperienze e riflessioni.
Questa settimana è stata una di quelle in cui gli eventi hanno preso, vorticosamente, il sopravvento su di me.
E mi hanno spinto a diverse riflessioni.
Il singolo
La mia misantropia da autodifesa si sta allentando, ma lascia dietro di sè tracce profonde.
Nel momento in cui riprende la mia relazione con gli altri, torna sempre la stessa dinamica: divento una buona ascoltatrice per gli amici, accogliendo confessioni, confidenze e stati d’animo; e divento il punchball per le persone meno amiche, offrendo il fianco ad accuse, sfoghi e transfert di nevrosi.
In entrambi i casi, nessuno chiede mai come sto, e nessuno sembra preoccuparsene, per poi negare indulgenza e comprensione verso l’altro.
(Poi non lamentatevi se sono misantropa e chiusa)
cose che ho imparato stasera: l’indulgenza su dà ma non si prende (della serie: cornuto e mazziato)
“” Valentina Cinelli (@bastet) April 5, 2013
La comunità
E’ inutile, non riesco ad avere fiducia nelle comunità . Comitive, gruppi, aggregazioni.
Anche se gli intenti sono positivi, costruttivi e di condivisione, all’interno si creano sempre dinamiche di prevaricazione, di chiusura e arroganza.
Lo riassume bene a livello nazionale una delle ultime “amache” di Michele Serra.
E, in merito a questioni personali, la metafora geometrica del cerchio di un mio amico.
Le comunità hanno bisogno di un centro e di un perimetro: ciò al di fuori del perimetro è il nemico, e se non sei equidistante (accondiscendente) al suo centro (leader) sei escluso.
cose che ho imparato stasera: in un cerchio tutti i punti sono equidistanti dal centro e se rompi l’equilibrio sei uno str**zo (e sei fuori)
“” Valentina Cinelli (@bastet) April 5, 2013
La coppia
Cos’è la coppia se non un compromesso fra il singolo e la comunità ?
La coppia, almeno per quel che mi riguarda, riassume pregi e difetti di entrambi gli status.
Divento il capro espiatorio dei fallimenti dei miei ex; sono l’elemento in movimento che altera l’armonia e l’equidistanza dal centro; sono l’assenza di compromesso negli stupidi giochi di forza.
E vivo tutto questo sulla mia pelle.
E tutto questo lascia tracce profonde.
Come sempre.
cose che ho imparato stasera: ai “senza pelle” la pelle non ricresce mai.
“” Valentina Cinelli (@bastet) April 5, 2013
Sono giunta alla conclusione che ci voglia più coraggio nell’affrontare le relazioni interpersonali che non nell’esercizio della solitudine.
Valentina
23.06.2013 at 10:01