33 cose che non sopporto

Lista semi-seria di cose che non sopporto, elencate non necessariamente in ordine di priorità.

Non sopporto:

  1. i bugiardi;
  2. l’analfabetismo funzionale;
  3. gli expat che da dietro la loro connessione internazionale spalano fango sulle vicende italiche;
  4. i proprietari di cani, a passeggio con il cellulare in una mano e 25 metri di guinzaglio nell’altra (soprattutto al parco mentre corro);
  5. chi ha sempre da ridire su tutto;
  6. chi ha sempre da ridire su chi ha da ridire su tutto;
  7. gli spot televisivi sui prodotti alimentari dopo le 22.00;
  8. gli amici che si vantano del loro impegno in politica e poi pubblicano notizie da fonti non verificare;
  9. i populisti;
  10. gli ignoranti;
  11. i superficiali;
  12. chi mi fa notare che le tre voci sopra potevano essere accorpate in una sola;
  13. l’algoritmo di Instagram che non mi fa vedere i post in ordine cronologico;
  14. essere fraintesa;
  15. essere fotografata;
  16. chi parla ad alta voce al telefono in luoghi pubblici;
  17. l’attention whoring (soprattutto maschile);
  18. attendere;
  19. i ritardatari seriali;
  20. chi si mette in competizione con me quando sono la persona meno competitiva al mondo;
  21. gli uomini che ammiccano;
  22. le ridondanze e la mancanza di sintesi;
  23. essere dipendente da qualcuno o qualcosa;
  24. i permalosi;
  25. l’eccesso di fede (religiosa, politica, sportiva, Mac vs PC, Nikon vs Canon, Apple vs Android, ecc.);
  26. chi mangia e beve senza degustare;
  27. i trend topic di Twitter senza un filtro per escludere i contenuti dei Millennials;
  28. chi mi interrompe parlandomi sopra o facendo mansplaining;
  29. chi invade il mio uovo prossemico (e il manspreading);
  30. quando rimane lo zucchero di canna sul fondo di una tazzina di caffè (e non ci arrivo con la lingua);
  31. la mancanza di empatia;
  32. la sciatteria;
  33. la mancanza di professionalità.

 

Dimenticavo: #sticazziallowed

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