02.09.2017
In
ricordo e racconto
33 cose che non sopporto
Lista semi-seria di cose che non sopporto, elencate non necessariamente in ordine di priorità.
Non sopporto:
- i bugiardi;
- l’analfabetismo funzionale;
- gli expat che da dietro la loro connessione internazionale spalano fango sulle vicende italiche;
- i proprietari di cani, a passeggio con il cellulare in una mano e 25 metri di guinzaglio nell’altra (soprattutto al parco mentre corro);
- chi ha sempre da ridire su tutto;
- chi ha sempre da ridire su chi ha da ridire su tutto;
- gli spot televisivi sui prodotti alimentari dopo le 22.00;
- gli amici che si vantano del loro impegno in politica e poi pubblicano notizie da fonti non verificare;
- i populisti;
- gli ignoranti;
- i superficiali;
- chi mi fa notare che le tre voci sopra potevano essere accorpate in una sola;
- l’algoritmo di Instagram che non mi fa vedere i post in ordine cronologico;
- essere fraintesa;
- essere fotografata;
- chi parla ad alta voce al telefono in luoghi pubblici;
- l’attention whoring (soprattutto maschile);
- attendere;
- i ritardatari seriali;
- chi si mette in competizione con me quando sono la persona meno competitiva al mondo;
- gli uomini che ammiccano;
- le ridondanze e la mancanza di sintesi;
- essere dipendente da qualcuno o qualcosa;
- i permalosi;
- l’eccesso di fede (religiosa, politica, sportiva, Mac vs PC, Nikon vs Canon, Apple vs Android, ecc.);
- chi mangia e beve senza degustare;
- i trend topic di Twitter senza un filtro per escludere i contenuti dei Millennials;
- chi mi interrompe parlandomi sopra o facendo mansplaining;
- chi invade il mio uovo prossemico (e il manspreading);
- quando rimane lo zucchero di canna sul fondo di una tazzina di caffè (e non ci arrivo con la lingua);
- la mancanza di empatia;
- la sciatteria;
- la mancanza di professionalità.
Dimenticavo: #sticazziallowed
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