The Undisputed Queen of Soul

Avrò avuto poco più di 10 anni quando la vidi per la prima volta. Era un cameo in uno di quei film americani che divenne subito un cult e di cui io e mio fratello conoscevamo le battute a memoria.

Questa donna di colore, in camice sporco da lavoro e ciabatte rosa, che cantava al suo uomo con potenza ironia, mi colpì enormemente. Una donna forte che esigeva rispetto, libertà e l’uso della testa… che meraviglia rispetto al “sole, cuore, amore” della maggior parte delle cantanti nostrane dell’epoca.

 

 

Mi rendo conto che la mia infanzia e adolescenza è stata costellata da figure di donne forti – come Carrie Fisher, anche lei in un cameo nello stesso film – che in qualche modo hanno segnato un’epoca.

Aretha Franklin era una di queste, un’artista che ha avuto un ruolo importantissimo nell’empowerment (scusate l’anglicismo) delle donne di colore, e di tutte le donne. Diritti, poteri e possibilità che davo per acquisiti da sempre, che invece fatichiamo a veder riconosciuti ancora oggi.

 

 

Tutto questo  per dire che oggi mi sento nuovamente orfana.

 

 

 

Vi lascio con la playlist Aretha Franklin’s 20 Essential Songs del NYT e con il titolo di questo post preso dalla bio del suo account Twitter.
Buon ascolto.

 

 

NEW YORK – APRIL 1968: A detail of soul singer Aretha Franklin at the piano while recording in the studios of Atlantic Records in April 1968 in New York City, New York. (Photo by David Gahr/Getty Images)

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