Copper statue of the cat goddess Bastet. Eighth to fourth centuries B.C. PHOTOGRAPH BY MARY EVANS/SCALA, FLORENCE

Questo sito è un laboratorio creativo, blog, diario visivo, ecc. a cura di Valentina Cinelli.

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Weblog

Alitalia, 14 ottobre 2021

Ecco l’ennesimo post nostalgico su #Alitalia.

Per me, quel logo tricolore, così spigoloso e identificativo, ricorda mio padre.
I suoi lunghi viaggi intercontinentali, i suoi rientri nel cuore della notte, Terrazza Roma a Fiumicino (quando ancora si potevano vedere gli aerei decollare), i gadget con il brand che portava da ogni viaggio, il modellino di aereoplano che regalò a mio fratello e di cui ero tanto invidiosa.

Alitalia è stata una parte importante della vita della mia famiglia. Per tantissimi anni.
Quindi un post nostalgico me lo posso anche permettere.

Settembre e gennaio

Odio settembre e gennaio.
Sono i mesi che in cui metabolizzo la delusione data dell’estate e delle festività. Quando tutti “devono” divertirsi ed essere felici.

Per me l’anno inizia oggi (e il primo lunedì di febbraio).

ph © Valentina Cinelli
2020.12 | Nikon FG, Kentmere PAN 100

Mediterranea

Alla vigilia dei 50 anni, la tentazione di tirare le somme su ciò che si è visto e fatto è forte.
Un sguardo indietro, nel passato, per capire se all’avvicinarsi di questo “traguardo” si è soddisfatti o meno di come si è vissuto, di cosa è stato costruito e di come la vita ci ha trasformati.

Dando uno sguardo ancora più lontano nel passato, chi mi conosce bene ha intercettato un mio desiderio, e per il #bastet50 mi ha fatto il regalo più gradito: la stima di etnia di MyHeritage.

È stato emozionante scoprire cose che già sapevo.
Dall’Italia alla Turchia, passando tra Grecia e Sicilia, stretta fra l’Europa e il Nord Africa, con una spruzzata di mediorientale e quel 1,9% nigeriano che si evince dal colore della mia pelle (ironico: sono fototipo 2/3) ;)

Nulla che non sapessi già o di cui non avessi già percezione, ma che mi rende fiera e felice della mia etnia mediterranea.

20

Con gli anni ho smesso di cercare la tua approvazione, o a chiedermi se saresti stato orgoglioso di me. Ormai so per certo di sì, o almeno so che saresti felice di vedermi come sono ora.

20 anni: sono tanti, una vita, ma sembra ieri che te ne sei andato.
Questa ricorrenza spesso annulla il tempo e mi fa sentire come una bambina fragile, l’eterna adolescente insicura, anche quando agli occhi esterni appaio come una veterana del dolore.

Sei parte di me.
E nonostante tutto non finirò mai di ringraziarti, nel bene e nel male.

I fiori sono sempre gialli e rossi, per il resto penso sia tutto in ordine.
Come sempre ti saluto in Jazz.

Ciao Papà (con la voce che tu sai).

 

 

 

31 dicembre 2000

Esco dall’ospedale dov’era ricoverato mio padre con una bottiglia di Ganimede regalata da lui, e accetto di andare a passare il capodanno con gli amici del mio ex (ai quali non stavo simpatica) pur di riconquistarlo in un momento di estrema fragilità.

Classica taverna umida in villetta ai Castelli Romani, un freddo porco, il mio ex che mi ignora, le “amiche” che mi guardano male (ero arrivata a pesare 47 chili, nonostante tutta la tristezza avevo un bel figurino), il cellulare che non prende per fare gli auguri a mio padre allo scoccare della mezzanotte (se ne sarebbe andato di li a poco).

Raccontarlo a 20 anni esatti di distanza è catartico.

In caso qualcuno si chiedesse cosa ci fa quella bottiglia di spumante ancora chiusa, in bella mostra, in cucina da me.

Ciao Gigi

Quando hai il privilegio di nascere a Roma, inizi a fare i primi passi in una città circondata da maestosità come il Colosseo, l’Appia Antica, Piazza Navona, il Pantheon, il Lungotevere e personaggi come Alberto Sordi, Gigi Proietti, Monica Vitti.

Poi ti rendi conto che alcune cose non sono immortali come le avevi sempre percepite.
E come per tutta l’umanità arriva il momento del commiato.
E fai fatica ad accettarlo.

Oggi è come se fosse crollato il Colosseo.

Ciao Gigi.

 

 

[ ph © Valentina Cinelli ]
Sampietrini © Valentina Cinelli

Sampietrini © Valentina Cinelli (la foto più rubata del web)

La foto di sampietrini più “rubata” del web è la mia.

In attesa di decidere come procedere, elenco qui chi usufruisce della mia foto senza aver chiesto prima il consenso e senza citare l’autrice.

Foto originale

 


 

Eventi

Premio Margutta 2020, sfondo locandina
www.premiomargutta.com

 


 

Magazine

RomaLife, e ci ha messo anche il suo watermark sopra.
29.09.2020 – romalife.it

L’opinione delle libertà (sic!)
5.08.2020 – opinione.it

MVRadio, come sfondo del sito
www.mwradio.it

Romah24
12.062019
4.01.2020

More to come…

 


 

Privati

Twitter @fin_veronica
5.10.2019


 
Instagram @tania_dam
3.03.2018

 
Instagram @mrklevra
29.06.2017

 


 

Con credits

Massimiliano di Giorgio
3.10.2019 – massimilianodigiorgio.com

Ettore Maria Mazzola
30.09.2019 – picweb.it
24.10-2018 – picweb.it

Teknoring
teknoring.com

My comfort zones

I like being alone. I have control over my own shit. Therefore, in order to win me over, your presence has to feel better than my solitude. You’re not competing with another person, you are competing with my comfort zones.
– Horacio Jones

Come posso cambiare le cose?

In questi giorni siamo quotidianamente bombardati da notizie di tutti i tipi: informative, dati, polemiche, nazionali, internazionali, pandemiche. Abbiamo la fortuna di avere senso critico e di selezionare bene le fonti. Quindi non siamo sprovveduti o manipolabili (almeno nella mia bolla).

Quello che sto cercando di fare in questi giorni è di condividere notizie che guardino in avanti: no indietro, non la lanuggine del proprio ombellico, né gli uni contro gli altri.
C’è un vaccino? Come riorganizziamo la nostra vita? Da dove ripartiremo? Ci vogliamo rimboccare le maniche per costruire una società migliore? Come posso attivamente cambiare le cose?

Il mio mantra è #solocosebelle, che non significa mettere la testa sotto la sabbia, ma cercare di avere un’attitudine positiva (non al virus, ma alla vita) ;)

 

 

Foto di Selling of my photos with StockAgencies is not permitted da Pixabay

Frigorifero, Saadiyya al-Mufarrih

L’ho aperto,
il contenuto era in ordine.
Bottiglie di latte a lunga conservazione
barattoli di yogurt
pacchi di carne surgelata
mele gialle
medicine e pane
e via dicendo.
Nel frigorifero della mia anima
il contenuto è in disordine
scade
senza che nessuno lo apra.

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