Copper statue of the cat goddess Bastet. Eighth to fourth centuries B.C. PHOTOGRAPH BY MARY EVANS/SCALA, FLORENCE

Questo sito è un laboratorio creativo, blog, diario visivo, ecc. a cura di Valentina Cinelli.

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Weblog

Equinozio d’autunno

Questa è stata un’estate strana: difficile, pesante, liberatoria ed entusiasmante allo stesso tempo.
Per la prima volta sono felice che sia finita, e accolgo questo autunno grata e con gioia.

 

 

La foto non è mia, ma rappresenta perfettamente il mio mood attuale.

 

Oggi, venerdì 22 settembre, ci sarà l’equinozio d’autunno, cioè l’evento astronomico che segna la fine dell’estate. L’equinozio d’autunno sarà alle 22.02 di venerdì: non cade infatti in un giorno convenzionale, ma è un evento preciso che coincide con il momento in cui il Sole si trova allo zenit dell’equatore della Terra, cioè esattamente sopra la testa di un osservatore che si trovi sulla linea dell’equatore.

[ via ]

Sarebbero stati 50 anni

«Perché le radici sono importanti» afferma una delle protagonisti della Grande Bellezza di Paolo Sorrentino.
E me lo ripeto spesso anche io.

Oggi – anzi ieri, per la precisione – sarebbero stati 50 anni di matrimonio dei miei genitori. La radice della mia famiglia, la linfa vitale di ciò che sono diventata oggi.

Auguri alla mia Audrey Hepburn e al mio Alberto Sordi*. E grazie.

 

 

 

* (in questa foto non gli somigliano, ma fidatevi, in altre sì)
** (in questa foto non somiglio a nessuno dei due, ma fidatevi, in altre sì)

33 cose che non sopporto

Lista semi-seria di cose che non sopporto, elencate non necessariamente in ordine di priorità.

Non sopporto:

  1. i bugiardi;
  2. l’analfabetismo funzionale;
  3. gli expat che da dietro la loro connessione internazionale spalano fango sulle vicende italiche;
  4. i proprietari di cani, a passeggio con il cellulare in una mano e 25 metri di guinzaglio nell’altra (soprattutto al parco mentre corro);
  5. chi ha sempre da ridire su tutto;
  6. chi ha sempre da ridire su chi ha da ridire su tutto;
  7. gli spot televisivi sui prodotti alimentari dopo le 22.00;
  8. gli amici che si vantano del loro impegno in politica e poi pubblicano notizie da fonti non verificare;
  9. i populisti;
  10. gli ignoranti;
  11. i superficiali;
  12. chi mi fa notare che le tre voci sopra potevano essere accorpate in una sola;
  13. l’algoritmo di Instagram che non mi fa vedere i post in ordine cronologico;
  14. essere fraintesa;
  15. essere fotografata;
  16. chi parla ad alta voce al telefono in luoghi pubblici;
  17. l’attention whoring (soprattutto maschile);
  18. attendere;
  19. i ritardatari seriali;
  20. chi si mette in competizione con me quando sono la persona meno competitiva al mondo;
  21. gli uomini che ammiccano;
  22. le ridondanze e la mancanza di sintesi;
  23. essere dipendente da qualcuno o qualcosa;
  24. i permalosi;
  25. l’eccesso di fede (religiosa, politica, sportiva, Mac vs PC, Nikon vs Canon, Apple vs Android, ecc.);
  26. chi mangia e beve senza degustare;
  27. i trend topic di Twitter senza un filtro per escludere i contenuti dei Millennials;
  28. chi mi interrompe parlandomi sopra o facendo mansplaining;
  29. chi invade il mio uovo prossemico (e il manspreading);
  30. quando rimane lo zucchero di canna sul fondo di una tazzina di caffè (e non ci arrivo con la lingua);
  31. la mancanza di empatia;
  32. la sciatteria;
  33. la mancanza di professionalità.

 

Dimenticavo: #sticazziallowed

Un mese per realizzare un desiderio

Da qualche anno ho deciso di realizzare tutti i miei desideri, finalmente di fare tutte quelle esperienze che avevo riposto da parte, come sogni chiusi in un cassetto: dal corso da sommelier (in progress), alle lezioni di tango, a breve (spero) anche i viaggi che ho in programma da una vita.

Uno dei miei tanti sogni era di poter vivere il mare intensamente, come mai sperimentato prima, come ho tatuato sulla pelle e mi ripeto di continuo.

 

 

Grazie a un’amica testarda, a una giornata di sole donne sul mare e a un istruttore esperto ed entusiasta, in poco più di un mese (dal 15 luglio al 19 agosto) ho realizzato quel sogno che l’assenza di un compagno che mi sopportasse e motivasse, mi aveva fatto credere come non più realizzabile.

A 46 anni ho preso il brevetto PADI Open Water.

Non è mai troppo tardi per fare qualcosa per la prima volta.

 

 

 

Padi Women’s Dive Day del 15 luglio 2017, foto di Francesca Lolli.

 

Eclissi parziale di Luna – 7 agosto 2017

Subito dopo il tramonto del 7 agosto 2017, alle 20.12,  lo spettacolo della luna piena intaccata da un morso di ombra della Terra.
L’clissi parziale di Luna è visibile a occhio nudo, o con l’ausilio di un cannocchiale, puntando gli occhi a est.

La “mia” luna…

 

Click to enlarge

 

Edit: la foto, pubblicata su Flickr, è entrata in Explore (è stata selezionata per comparire fra le foto più interessanti del giorno). Per chi proviene da quella piattaforma sa che onore sia ;)

Ode al gatto, Pablo Neruda

Gli animali furono
imperfetti, lunghi
di coda, plumbei
di testa.
Piano piano si misero
in ordine,
divennero paesaggio,
acquistarono nèi, grazia. volo.
Il gatto,
soltanto il gatto
apparve completo
e orgoglioso:
nacque completamente rifinito,
cammina solo e sa quello che vuole

L’uomo vuol essere pesce e uccello,
il serpente vorrebbe avere le ali,
il cane è un leone spaesato,
l’ingegnere vuol essere poeta,
la mosca studia per rondine,
il poeta cerca di imitare la mosca,
ma il gatto
vuole essere solo gatto
ed ogni gatto è gatto
dai baffi alla coda,
dal fiuto al topo vivo,
dalla notte fino ai suoi occhi d’oro

Non c’è unità
come la sua,
non hanno
la luna o il fiore
una tale coesione:
è una sola cosa
come il sole o il topazio,
e l’elastica linea del suo corpo,
salda e sottile, è come
la linea della prua di una nave.
I suoi occhi gialli
hanno lasciato una sola
fessura
per gettarvi le monete della notte

Oh piccolo
imperatore senz’orbe,
conquistatore senza patria,
minima tigre da salotto, nuziale
sultano del cielo
delle tegole erotiche,
il vento dell’amore
all’aria aperta
reclami
quando passi
e posi
quattro piedi delicati
sul suolo,
fiutando,
diffidando
di ogni cosa terrestre,
perché tutto
è immondo
per l’immacolato piede del gatto.

Oh fiera indipendente
della casa, arrogante
vestigio della notte,
neghittoso, ginnastico
ed estraneo,
profondissimo gatto,
poliziotto segreto
delle stanze,
insegna
di un
irreperibile velluto,
probabilmente non c’è
enigma
nel tuo contegno,
forse sei mistero,
tutti sanno di te ed appartieni
all’abitante meno misterioso,
forse tutti si credono
padroni,
proprietari, parenti
di gatti, compagni,
colleghi,
discepoli o amici
del proprio gatto.

Io no.
Io non sono d’accordo.
Io non conosco il gatto.
So tutto, la vita e il suo arcipelago,
il mare e la città incalcolabile,
la botanica,
il gineceo coi suoi peccati,
il per e il meno della matematica,
gl’imbuti vulcanici del mondo,
il guscio irreale del coccodrillo,
la bontà ignorata del pompiere,
l’atavismo azzurro del sacerdote,
ma non riesco a decifrare il gatto.
Sul suo distacco la ragione slitta,
numeri d’oro stanno nei suoi occhi.

Enjoy the silence, elogio al silenzio

Complice il recente concerto dei Depeche Mode in Roma, grazie al quale ho chiuso un ciclo doloroso di quattro anni, ho ripreso a pensare all’importanza del silenzio.

Words like violence, break the silence

Per me, che amo la comunicazione, fare un elogio al silenzio è abbastanza atipico.

Come ho sempre detto, anche l’assenza della comunicazione è di per sé una comunicazione. È importante, quindi, fare un uso sapiente di questo strumento, perché potrebbe essere facilmente frainteso.

Ma anche la normale comunicazione può essere fraintesa. Quindi cosa cambia?
Forse che il silenzio fa meno danni; forse che il ricevente può immaginare chissà quale messaggio dietro e adattarlo meglio alle proprie esigenze; forse un maggior risparmio di energie da parte dell’emittente.

Come crashing in, into my little world

Subire il silenzio, rispettarlo, adeguarsi.
Non puoi chiedermi di condividere esperienze dopo anni di sistematica esclusione.

Non so di che parlare.
Prendi le mie confidenze e le strumentalizzi per coprire debolezze. Di cosa dovrei parlare ora che è stata tradita la fiducia?
N.B. Ciò che hai fatto si chiama diffamazione.

Painful to me, pierce right through me

Il capro espiatorio viene scelto quando ciò che viene detto o fatto non soddisfa esigenze e aspettative.
Allora è inutile parlare e condividere. A questo punto anche cercare di chiarire e comprendere, per la terza volta.

Fraintesa, sempre e comunque.
Quando il messaggio arriva a destinazione ma il referente non viene compreso, c’è un problema alla base.

Can’t you understand, Oh my little girl

Compresa l’origine del problema c’è una sola cosa da fare. Resettare il sistema.
Azzerare tutto – modi, strumenti e contenuti – e ripensare la comunicazione e, soprattutto, la relazione.

Come ogni anno approfitto dell’estate per ridurre le mie capacità di interazione al minimo.
No, questa volta non è misantropia, è un modo per non cadere in quel cliché.

 

Words are meaningless, And forgettable

E se pensi che questo post sia dedicato a te, ti sbagli.
Non sei tu, sono io (cit.)

 

Interruzione di servizio pubblico

Della serie: com’è complicato essere una donna a Roma sui mezzi pubblici

Sabato 24 giugno 2017. Mezzanotte. Ultima corsa dell’autobus 765 che mi riporta a casa.
Esco dalla metro di Arco di Travertino e corro alla fermata per non perderlo. Trovo due uomini ubriachi che discutono in mezzo alla strada, una donna che di tanto in tanto cerca di richiamarli e un ragazzo seduto, in attesa come me.

Arriva l’autobus, rallenta, mi porto avanti per farmi vedere e faccio segno di fermare. L’autista, appena individuata la situazione e per evitare problemi con i due uomini, accelera saltando la fermata e non permettendo di salire a nessuna delle persone in attesa.
A nulla sono valse le urla di richiamo e la mia corsa dietro la vettura.

 

 

In una politica di incentivazione dell’uso del mezzo pubblico e di tutela delle donne che circolano sui suddetti soprattutto nelle ore serali e notturne, trovo il comportamento dell’autista della linea 765 inammissibile.

È partito l’esposto alla Procura della Repubblica.

 

L’interruzione di servizio pubblico o di pubblica necessità è il reato attribuibile agli esercenti di imprese che forniscano servizi pubblici o di pubblica necessità, nel caso in cui interrompano il proprio servizio o sospendano il lavoro degli uffici o dell’azienda, in modo da turbare la regolarità del servizio.
(Codice penale articolo 331)

 

 

Reach 2018

Carta di identità delle sostanze chimiche

Campagna di sensibilizzazione per registrazione sostanze chimiche

Dal 21 giugno 2017 è in onda, sui canali tv e radio della RAI e sul WEB, la campagna di sensibilizzazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sulla registrazione delle sostanze chimiche prevista dal regolamento REACH.
Il 31 maggio 2018 scadranno i termini per la registrazione delle sostanze. Tutte le imprese che producono o importano sostanze chimiche nei paesi dell’Unione Europea dovranno registrarle entro quella data.
La registrazione delle sostanze permetterà di utilizzare le informazioni sulle sostanze chimiche per assicurare una maggiore protezione dell’ambiente e della salute umana.

La campagna, realizzata da Gruppo Moccia sotto la direzione creativa di Marco Valente, si sviluppa in un progetto articolato sia su canali di advertising classico (TV e radio) che su canali web, social e direct marketing, ambiti nei quali l’aspetto emozionale, il tono assertivo, la logica istituzionale e la dinamica dialogica vengono attentamente dosati. Nel film, in particolare, l’idea centrale intorno alla quale si è lavorato è stata l’equivalenza di “natura” e “chimica”, perché la chimica, e dunque le sostanze chimiche, sono ovunque e fanno parte della vita.

Il film racconta allora una storia dove la chimica, il mondo invisibile degli atomi, entra in relazione in modo del tutto naturale col mondo macroscopico degli esseri umani e sottolinea che è grazie alle sue leggi ordinate se quello che ci circonda non è governato dal caos. Ci ricorda anche che la carta costituzionale che regola i rapporti tra i cittadini di questo mondo è la Tavola Periodica di Mendeleev, dove ogni elemento è al suo posto e ognuno interagisce con un altro sulla scorta di ineludibili leggi matematiche e questo perché sia noi che loro condividiamo una medesima madre: la Natura. E nel film la nostra Madre Natura è una ragazza allo sbocciare della vita che gioca saltando da un elemento all’altro come su una grande campana perché, come recita il claim, “La chimica non è né buona né cattiva. È utile” e devono essere gli uomini e le loro istituzioni a garantirne il corretto utilizzo.

 

 

Il film è stato girato in Sicilia da Acaluma Films su script di Marco Valente, regia di Massimo Amici e fotografia di Vladan Radovic.
Art Director Massimiliano Assi e Valentina Cinelli, che ha anche realizzato le foto di scena.
Il sound design è stato curato da Salvatore Arangio, il montaggio da Emanuele Lucci.
La voice over è di Christian Iansante.

 

 

Commenti

Commento di Marco Valente.

 

Rassegna stampa

Campagna “Carta di identità delle sostanze chimiche: 2018 ultima scadenza”
Governo – 20 giugno 2017

REACH: al via la campagna di sensibilizzazione per registrazione sostanze chimiche
Ministero dell’Ambiente – 21 giugno 2017

Campagna di informazione 2018
reach.gov.it – 21 giugno 2017

Sostanze chimiche, al via la campagna REACH
Ministero dello sviluppo economico – 21 giugno 2017

 

La campagna è partita il 21 giugno 2017 e si è conclusa il 31 luglio 2017 con la messa in onda degli spot sui canali RAI TV e radio e sarà riproposta in autunno.

 

 

The Making of

Foto © Valentina Cinelli

 

RomaPride 2017

I have done, I have seen.
#MyPride

 

 

 

Here comes the bride

Chiunque voi siate, grazie! Siete stati splendidi!

 

Giugno Astronomico da Reating

Per l’intero mese di giugno Reating si trasforma in uno spazio di incontro e confronto sull’astronomia.

Quattro incontri serali con conferenze tenute da Selene Dall’Olio, astrofila dell’Associazione Tuscolana di Astronomia, che propone temi vecchi e nuovi volti a una migliore comprensione dell’Universo.

Le conferenze, svolte a carattere completamente informale, sono seguite da un momento di confronto durante il quale potranno essere sviscerati gli argomenti con domande, interventi, discussioni.
Esistono mondi abitabili al di fuori del Sistema Solare? Siamo soli nell’Universo? Esistono Universi oltre questo? Come nasce una stella? Perché la notte è buia? Le risposte arriveranno durante l’aperitivo scientifico.

Informazioni

Relatrice: Selene Dall’Olio
Quando: 4 appuntamenti a giugno 2017 dalle 20.00 alle 22.30 (vedi programma)
Dove: a Quarto Miglio, presso la sede di Reating
Partecipanti: min 6, max 14 (+ 5 posti cuscino)
Costo: 10,00/15,00 euro

Obbligatoria la prenotazione. Fino a esaurimento posti

 

Programma

 

Onde gravitazionali

Giovedì 8 giugno 2017
Previste oltre 100 anni prima della loro rivelazione, le onde gravitazionali sono la conseguenza di tutti gli eventi che muovono il cosmo.
Ma per poterle misurare abbiamo bisogno che gli oggetti più affascinanti dell’Universo decidano di collidere…

Prenota
 

La Luna

Venerdì 16 giugno 2017
Aspetti fisici e storici e anche folkloristici del nostro satellite.

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Universi paralleli

Venerdì 23 giugno 2017
Un talk divulgativo per capire l’Universo dalla sua origine alla sua fine, toccando elementi di meccanica quantistica che ci introducono alle diverse ipotesi di universi paralleli al nostro.

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#AsteroidDay

Venerdì 30 giugno 2017
Il 30 giugno è stato ufficialmente dichiarato dalle Nazioni Unite International Asteroid Day per ricordare ogni anno a livello internazionale l’anniversario dell’impatto di Tunguska in Siberia – 30 giugno 1908 – e promuovere la consapevolezza del rischio d’impatto da parte di asteroidi. Ne parliamo anche noi.

Prenota

 

Per partecipare agli aperitivi a pagamento è obbligatoria la prenotazione e il saldo online. Se qualcuno preferisce il pagamento in sede, può contattarci privatamente per accordi. Non è necessario stampare il biglietto cartaceo. L’indirizzo esatto verrà comunicato agli effettivi partecipanti.

 

Scrivere, raccontare, comunicare

Mi è tornata voglia di scrivere.

Strano per me, che vivo di immagini. Ma la scrittura mi è sempre appartenuta, fino dalle medie, dove le varie professoresse d’italiano si divertivano a dare compiti in classe con tracce fantasiose, solo per scoprire cosa ne avrei tratto fuori.

Si mi è tornata voglia di scrivere. Per questo mi sono regalata l’ennesimo restyling del sito, che ospita il mio vecchio blog.
Prima sistemo il contenitore, e poi penso al contenuto.

Eh già. Il contenuto. Ma di cosa scrivo?

Il laboratorio di scrittura che sto seguendo mi sta dando tanti spunti, ma non è ancora questo il punto.
Forse voglio scrivere di ciò che non voglio che appaia sulla timeline di Facebook. Penso di avere ancora qualcosa da dire, su di me, sulla vita, sul futuro, ma non ho più voglia di darlo in pasto ai social (Twitter escluso). Se qualcuno ha voglia di leggere, deve venire qui. Non vedrà passare i miei pensieri fra una fake news o un buongiornissimo.

Vediamo se ci riuscirò.

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